“Alba De Cespedes, scrittrice, sulla Resistenza Umanitaria nella nostra terra d’Abruzzo, dopo l’8 settembre 1943, scrisse: Attorno al vostro fuoco già parecchie persone sedevano e alcune stavano lì da molti giorni. Erano italiani, per lo più, ma non c’era bisogno di passaporto per entrare in casa vostra, né valevano le leggi per la nazionalità e la razza. C’erano inglesi, romeni, sloveni, polacchi, voi non intendevate il loro linguaggio, ma ciò non era necessario; che avessero bisogno di aiuto lo capivate lo stesso. Che cosa non vi dobbiamo, cara gente d’Abruzzo? Ci cedevate i vostri letti migliori, le vesti, gratis, se non avevamo denaro. Continua a leggere “La Storia siamo noi. Eppure manca qualcosa! Sulprizio: Nessuno si senta escluso”
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Sulmona (Aq). Non sono in molti a credere alle impressionanti situazioni vissute dagli internati militari italiani ma qualcuno sta recuperando questa fetta di storia tranciata di netto dai libri di scuola in una mostra all’Annunziata per il 75* anniversario dell’armistizio.

A Sulmona (Aq), quartier generale di reclutamento dei prodi della Brigata Maiella, si preparano al 75° anniversario dell’Armistizio con importanti iniziative.
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Fonte d’Amore di Sulmona (Aq). Nel Campo di prigionia 78, nello scenario delle 2 guerre mondiali, i prigionieri lasciarono segni, indelebili, della loro permanenza nelle baracche in cui erano stati stipati a migliaia. É tra le più importanti strutture di detenzione operanti, in Italia, nel periodo delle 2 guerre. A Campo 78 sono visibili, anche se in pessimo stato, i disegni tracciati con pezzi di carboncino dai militari dell’esercito italiano in Libia ed Egitto (1940/1943), il video (di Maria Trozzi) ne documenta alcuni di una baracca visitata 3 anni fa dal sottosegretario alla difesa Roberta Pinotti. Da tempo si parla di recupero, ma i progetti messi in campo non convincono.
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Lucoli (Aq).Sono sempre di meno i cavalli ed è sempre più difficile, si allungano i tempi, per il loro recupero. Gli animali sono prigionieri della neve dal 30 novembre 2016 e da settimane sono senza cibo e al freddo, in balia della fauna selvatica, a Campo Felice (1700 metri di quota). Quando per legge dovrebbero essere al sicuro in qualche ricovero. Le segnalazioni della presenza dei quadrupedi, in alcuni casi avvistanti anche sulla strada che conduce agli impianti di risalita, sono arrivate da giorni anche ai Carabinieri forestali che dicono di non poter fare nulla per le bestiole che sarebbero inavvicinabili.