“Sono prive di fondamento in maniera imbarazzante” le affermazioni dell’associazione di promozione socialeJamm’ mò sulla esclusione di Sulmona (Aq) dai cammini celestiniani, così interviene il presidente dell’associazione Celestiniana Sulmona, Giulio Mastrogiuseppe.
Badia di Sulmona (Aq). “Mai smesso di contrastare e contestare questo stato di cose come facilmente riscontrabile dalle oramai innumerevoli comunicazioni e diffide al Comune di Sulmona” è questa la prima reazione dell’associazione Celestiniana, alla notizia dell’ennesimo danno allo chalet dell’eremo di Sant’Onofrio causato dal maltempo e soprattutto dalla recente nevicata.
Tra le macerie dello chalet, in uno dei luoghi più suggestivi di monte Morrone (Parco Maiella), anche la canna fumaria della struttura ormai completamente a pezzi, finita a terra dopo la recente ondata di maltempo. Nel primo pomeriggio di oggi l’area del punto di ristoro, a metà strada tra la moderna civiltà e l’eremo di Celestino V, oasi di Pace, si presenta ai nostri occhi in tutta la sua fragilità. É un peccato avere una risorsa del genere e non saperla valorizzare come merita, la struttura è chiusa da 9 anni.
I più veloci, nella competizione Ecotrail alle gole di San Venanzio, sono Simone Albani (Atletica L’Aquila) che ha concluso il percorso in 54 minuti e 33 secondi ed Erika Lanciano (Runners Pescara) con il tempo di 1 ora, 9 minuti e 4 secondi. Sono loro i vincitori della X edizione della corsa podistica che si è svolta tra Raiano e Vittorito ieri. Continua a leggere “Ecotrail, vincono Simone Abani e Erika Lanciano”→
Stiamo per immortalare l’arrivo, a circa 1380 metri sul livello del mare, sospesi tra cielo e terra, ma sul pianoro una colonnina marrone spunta nel bel mezzo del prato verdeggiante.
Valle Peligna (Aq).“È inevitabile che i paradossi di un Paese contraddittorio e confuso come l’Italia si riflettano, in un gioco di specchi, nella sua periferia e viceversa. Da un lato vi è l’encomiabile inserimento dell’Abbazia celestina tra gli attrattori culturali da parte del MiBac (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dall’altro permane, dopo oltre 6 anni, la situazione di degrado e di abbandono della sfortunata area dell’eremo e dello chalet di Sant’Onofrio”. La riflessione del presidente dell’associazione Celestiniana, Giulio Mastrogiuseppe, non è di oggi ma risale a dicembre 2016 e la situazione per il sito non è affatto cambiata. Azzardiamo, impavidi sportivi e avventurieri, un tuffo nel passato per capire sino in fondo la paralisi cui è costretta la valle Peligna.
L’eremo di Santa Croce non brucia sul Morrone grazie alle squadre di Vigili del fuoco, Alpini, Protezione civile e volontari che si sono succedute sulla cima del monte per monitorare il sito e proteggerlo. Che aria si respira in valle possiamo immaginarlo vedendo le immagini di questo reportage, da 9 giorni il Morrone è in fiamme.
Pacentro (Aq). Aumentano di numero i Super Alpini da 40 a 50 e le squadre da 4 giorni operano sul monte Morrone, senza sosta a terra, per soffocare il fuoco che sta divorando la montagna sacra di Celestino V e amata dagli abitanti della valle Peligna. Al comando un Sulmonese. Ecco le sensazionali immagini dello straordinario lavoro che stanno compiendo i super militari del reparto speciale dell’Esercito Italiano che fa parte del IX Reggimento dell’Aquila costituito per le emergenze protezione civile.
Sulmona (Aq). Il Canadair sfiora di mezzo metro l’Eremo di Santa Croce. Miracolo, la chiesetta di San Pietro è salva. Il mezzo dei vigili del fuoco lancia per 4 volte acqua, 24 mila litri, il romitorio di Pietro da Morrone è integro, le mura non si sono nemmeno annerite. L’incendio non vince sul sito questo grazie ai volontari della Protezione civile di Pettorano sul Gizio (Aq) e ai Vigili del fuoco coordinati, lanci acqua e a terra, da 3 funzionari che da stamane garantiscono l’efficacia delle operazioni di spegnimento sull’area del Morrone che interessa l’eremo. Si trovano sul rettilineo di via Lamaccio/Marane: Gianfranco Miconi del Comando provinciale Vdf di Pescara è in cima al monte che infiamma ancora, Plinio Adriani Ros (Responsabile operazioni soccorso) e il Direttore opererazioni di spegnimento Giuseppe Rapagna sono sulla strada con radio e telefonini connessi e sempre accesi. Dalle ricetrasmittenti la voce del pilota del Canadair “Sto per lanciare” e Rapagna “Occhio ragazzi sta per buttare”. Sull’eremo non c’è più pericolo. Ora si procede a spegnere altri focolai che sul Morrone riprendono inarrestabili. Irradiazione, caldo e vento non aiutano. Altri punti critici monitorati sono località Santa Lucia e Pacentro dove operano un mezzo aereo ed un elicottero. Una saetta Aq1 che garantisce lanci alle pendici, è l’elicottero della direzione regionale.
Sulmona (Aq).Ore 11.30 sono all’opera sull’eremo i volontari e la Protezione civile di Pettorano sul Gizio (Aq), arrivati al romitorio di Celestino V con Vigili del fuoco. Insieme i ragazzi tenteranno di proteggere il santo romitorio di Pietro Angelerio, fu Celestino V che qui in solitudine pregava per difendere la sua comunità dai mali del mondo.